Ancora una dura condanna per usura

Questa volta l’indagine ha avuto origine dal tentato suicidio di una vittima di usura, conseguente allo stato di disperazione della stessa in ragione delle esposizioni debitorie maturate nei confronti degli usurai, che pretendevano interessi dal 30 % al 580%. L’indagine aveva messo in luce un quadro quanto mai allarmante in relazione all’operatività di una serie di soggetti dediti all’usura. L’operazione, denominata “Imperial”, portò all’arresto di quattro soggetti, di cui uno aveva già patteggiato alla pena di 20 mesi ed un altro era stato condannato a tre anni di reclusione con rito abbreviato.

Una dura condanna è stata invece inflitta, all’udienza del 18 maggio 2021, al terzo imputato, Antonio Battiante, condannato per il reato di usura ad anni 5 e mesi 7 di reclusione, con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Il quarto imputato è stato invece assolto, su richiesta della stessa procura, per non aver commesso il fatto.

Ancora una volta la Fondazione Antiusura Buon Samaritano, rappresentata dall’avv. Maria Laura Trisciuoglio, ha inteso costituirsi parte civile nel processo penale per schierarsi accanto alla vittima e per farle sentire la vicinanza delle istituzioni, dei cittadini e di quella parte della Città che ha deciso di non arretrare davanti al fenomeno criminale, nonché per dimostrare quanto sia importante la partecipazione della parte civile alla fase processuale, con l’obiettivo di agevolare un giusto processo ed assicurare rapide risposte da parte della giustizia.