Dare un punto di riferimento certo e affidabile a chi si trova a rischio usura, perché soffocato dagli arretrati di rate e bollette, da spese impreviste o dai debiti contratti con il gioco d’azzardo. E a chi già è stato costretto a rivolgersi agli aguzzini che popolano il mercato nero del denaro. Offrendo un approdo sicuro, quando il mare è in tempesta. Questa è la funzione – allo stesso tempo sociale, assistenziale e tecnico-economica – con cui da sempre abbiamo interpretato il ruolo della nostra Fondazione.
Sappiamo bene cosa significa combattere contro una piaga come l’usura. Specie in un’epoca come la nostra, di crisi perdurante. E in un’area come quella del Mezzogiorno.
Conosciamo da vicino quel senso d’impotenza che opprime e stringe alla gola, e porta a pensare che l’unica via d’uscita sia quella che sembra più facile. A portata di mano. Sappiamo altrettanto bene che questa non è la soluzione. E, insieme, vogliamo trovare una strada da percorrere per trovare una via d’uscita. La soluzione esiste. Ed è fatta di comprensione. Di collaborazione. E di legalità.
Prevenire – attraverso attività di sensibilizzazione e di intervento nei confronti di persone che, per esposizione debitoria, possono essere potenziali vittime degli usurai – e combattere – con interventi mirati, personalizzati e sfruttando appieno tutti gli strumenti che la normativa mette a disposizione. Contro l’usura. Sempre in prima linea, anche sedendo accanto alle vittime nelle aule di tribunale. La nostra Fondazione è stata infatti la prima a costituirsi come parte civile nei procedimenti penali contro la malavita che anima il business, nero, dell’usura: era il 2006, e da allora, nonostante le intimidazioni non siano mancate, abbiamo contribuito a far celebrare 20 processi, dei quali 8 si sono trasformati in condanne.
E, soprattutto, siamo sempre rimasti accanto alle vittime.
Tutto questo è la Fondazione Buon Samaritano – Fondo di Solidarietà Antiusura.