La Fondazione nasce con l'obiettivo di offrire sostegno concreto a persone colpite da gravi difficoltà economiche a causa dell’usura, ispirandosi ai principi di solidarietà e amore cristiano. Opera senza fini di lucro, valutando caso per caso la situazione dei richiedenti, e interviene facilitando l’accesso al credito agevolato o, in certi casi, erogando sussidi a fondo perduto. Per realizzare la propria missione, la Fondazione può collaborare con istituzioni finanziarie convenzionate e associazioni di volontariato.
La Fondazione è denominata “Fondazione Buon Samaritano - Fondo di solidarietà antiusura - ENTE FILANTROPICO DEL III SETTORE (E.T.S.)”, codice fiscale 94029890715. La denominazione si giustifica perché il Buon Samaritano nel Vangelo è il personaggio che dette alta testimonianza della carità cristiana, prendendosi cura di uno straniero, che dai banditi era stato malmenato ed abbandonato sulla strada in fin di vita.
La Fondazione, che non ha scopo di lucro, ha per oggetto esclusivamente finalità di solidarietà sociale nel campo della beneficenza, della tutela dei diritti civili in favore di persone svantaggiate in ragione delle condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari e dell’assistenza sociale ed intende rendere operante nel sociale il principio cristiano della solidarietà umana. [...]
La Fondazione ha inoltre lo scopo di assistere e sostenere chiunque versi in difficoltà economiche a causa della piaga dell’usura, per rendere operante nel sociale il precetto dell’amore cristiano verso il prossimo, nonché lo scopo della prevenzione del fenomeno dell’usura, anche attraverso forme di tutela, assistenza ed informazione.
La Fondazione potrà favorire l’erogazione di finanziamenti a soggetti che incontrino difficoltà di accesso al credito e che siano ritenuti meritevoli in base ai seguenti criteri: l’effettivo stato di bisogno del richiedente, la serietà della ragione dell’indebitamento connesso allo stato di bisogno, la prospettiva di rimborso in base ai redditi o alla situazione patrimoniale e le fondate prospettive di sottrarre l’indebitato all’usura. La sussistenza dei detti criteri di meritevolezza sarà accertata con giudizio insindacabile dal Consiglio Direttivo cui al successivo articolo 7. [...]
La Fondazione potrà eventualmente concedere dei sussidi, senza rimborso del capitale, nella percentuale stabilita al successivo articolo 10.
La Fondazione inoltre potrà svolgere la propria attività avvalendosi della collaborazione di altre organizzazioni o di associazioni di volontariato. La Fondazione non ha scopo di lucro.
La Fondazione, nel rispetto delle disposizioni di cui al D.M. n. 176/2014, può altresì svolgere attività di microcredito, congiuntamente all’attività che svolge in forza dello statuto e dell’atto costitutivo, tutte attività aventi obiettivi di inclusione sociale e finanziaria.
La Fondazione è amministrata da un Consiglio Direttivo, composto da cinque membri, due dei quali saranno nominati dall'Arcivescovo pro-tempore dell'Arcidiocesi di Foggia-Bovino. I restanti tre membri saranno eletti dal Comitato Promotore di cui all'articolo 11. In caso di vacanza dei membri nominati dall'Arcivescovo, questi saranno nominati dall'Arcivescovo stesso entro tre mesi dalla vacanza. Essi non hanno diritto a compensi, durano in carica tre esercizi e possono essere rieletti.
Il Presidente del Consiglio Direttivo viene nominato dall'Arcivescovo pro-tempore dell'Arcidiocesi di Foggia-Bovino tra i due consiglieri da lui nominati. ======== Il Consiglio Direttivo sceglie tra i suoi membri il Vicepresidente.
Il Consiglio Direttivo potrà avvalersi della collaborazione di un Comitato Pastorale, di un Comitato Tecnico e di un Comitato Giuridico.
Il Consiglio Direttivo è competente a deliberare su tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione. Il suo Presidente, in assenza il Vicepresidente, ha la rappresentanza legale, sostanziale e processuale della Fondazione. In particolare il Consiglio Direttivo, in linea con le finalità dell'Ente, provvede ad investire le somme che perverranno a qualsiasi titolo alla Fondazione nel modo che riterrà maggiormente sicuro e redditizio, nonché alla gestione delle rendite prodotte dal patrimonio. ===== Le deliberazioni del Consiglio Direttivo vengono prese a maggioranza dei presenti; in caso di parità dei voti, prevale il voto espresso dal Presidente. [...]
Il Comitato Pastorale, composto da almeno cinque membri, ha la funzione di prendere il primo contatto con chi è nello stato di bisogno, di assumere le opportune informazioni sulle condizioni della famiglia, di stendere una relazione circa le necessità e sottometterla all'esame del Consiglio Direttivo. I membri del Comitato Pastorale sono scelti dal Consiglio Direttivo, sentito il parere dell'Arcivescovo pro-tempore dell'Arcidiocesi di Foggia-Bovino, con funzione consultiva. [...]
I membri del Comitato Tecnico, con modalità che essi stessi individueranno, scelgono tra essi il proprio Presidente, il quale tiene i rapporti col Consiglio Direttivo. I membri del Comitato Tecnico, d'intesa con il Presidente del Consiglio Direttivo, stabiliscono la frequenza delle loro sedute; essi durano in carica tre anni e possono essere confermati per i trienni successivi.
Il Comitato Giuridico ha la funzione di curare tutti gli aspetti legali nell'interesse della Fondazione; esso è costituito da cinque membri esperti in diritto, nominati dal Consiglio Direttivo. Durano in carica tre anni e sono rieleggibili. I membri del Comitato, con modalità che essi stessi individueranno, scelgono tra essi il proprio Presidente, il quale tiene i rapporti col Consiglio Direttivo. I membri del Comitato Giuridico, d'intesa col Presidente del Consiglio Direttivo, stabiliscono la frequenza delle loro sedute. Tutte le cariche di componenti dei detti comitati sono gratuite.
I membri cooptati dal Consiglio Direttivo successivamente all'atto di fondazione sono equiparati a tutti gli effetti ai fondatori stessi. Il Comitato Promotore è chiamato ad esprimere pareri non vincolanti su qualsiasi argomento che il Consiglio Direttivo riterrà opportuno sottoporre al suo esame.
Il Comitato Promotore elegge tra i propri membri,a maggioranza relativa degli stessi, il proprio Presidente, il quale, al pari degli altri membri del Comitato stesso, avrà funzione a rilevanza meramente interna. Il Comitato si riunisce, su convocazione del suo Presidente, almeno una volta 1'anno. Il Presidente dura in carica tre anni e può essere riconfermato.
Il Comitato Promotore elegge, a maggioranza assoluta dei presenti alla riunione, tre dei componenti il Consiglio Direttivo, tenendo conto delle professionalità richieste dalle finalità della Fondazione stessa. Qualora, per qualsiasi causa, prima della scadenza del mandato, vengano mancare uno o più membri del Consiglio Direttivo eletti dal comitato, il comitato medesimo provvederà alla loro sostituzione con maggioranza assoluta dei presenti, entro tre mesi dalla vacanza.
Tutti i membri nominati in sostituzione, sia dal Comitato Promotore sia dall'Arcivescovo, dureranno in carica sino alla scadenza del mandato degli altri membri Tutte le cariche sono gratuite. Possono far parte del Comitato Promotore anche Associazioni, Fondazioni o altri Enti in generale, tramite un proprio rappresentante.
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