La nostra storia

La Fondazione Buon Samaritano nasce nel 1995 su iniziativa dell’Arcidiocesi di Foggia-Bovino, con l’obiettivo di unire in un’unica realtà le competenze e l’esperienza maturate dai soci fondatori nel contrasto all’usura.
L’intento è chiaro fin dall’inizio: rendere più efficace e coordinata l’azione di prevenzione e aiuto, anche su scala nazionale.
In quegli stessi anni, movimenti simili prendono forma anche in altre città italiane, come Bari e Napoli, dando vita a una rete di realtà accomunate dagli stessi valori e obiettivi. Da questo fermento nasce poco dopo la Consulta Nazionale Antiusura “Giovanni Paolo II”, organismo che ancora oggi rappresenta, nelle sedi istituzionali centrali, tutte le Fondazioni italiane impegnate nella lotta contro l’usura e nel sostegno alle vittime.

I risultati

I risultati non si fanno attendere. Già nel 1996, le Fondazioni riunite nella Consulta Nazionale Antiusura presentano una richiesta di modifica dell’articolo 644 del Codice Penale, che disciplina il reato di usura.
Il 7 marzo 1996, il Presidente della Repubblica promulga la Legge n. 108, intitolata “Disposizioni in materia di usura”. Una riforma fondamentale, ancora oggi in vigore, che ha rappresentato una svolta radicale nella normativa italiana.
Prima di allora, infatti, era necessario dimostrare che l’usuraio fosse consapevole dello stato di bisogno della vittima – un elemento difficile da provare, che spesso rendeva vano ogni tentativo di giustizia.
Con la nuova legge, si abbatte questa barriera: l’usura viene definita in base al tasso di interesse applicato, rendendo finalmente più efficace il contrasto al fenomeno.

Le vittorie

Quella del 1996 è solo la prima di una lunga serie di conquiste.
Le più importanti, però, sono quelle ottenute accanto alle persone: vittime di usura, famiglie in difficoltà, storie di coraggio e riscatto.
Come nel caso del processo Baccus, seguito passo dopo passo dalla nostra Fondazione, dall’inizio fino alla sentenza finale, pronunciata a Foggia nel luglio 2015.

Negli anni, la Fondazione ha preso parte a numerosi processi che hanno segnato tappe decisive nella lotta all’usura. Nel 2016, in Capitanata, arrivarono condanne esemplari grazie al coraggio delle vittime sostenute dalla nostra presenza. Nel 2019, a Foggia, un imprenditore e alcuni dipendenti pubblici furono riconosciuti colpevoli, in un processo che restituì dignità e giustizia a chi aveva subito soprusi. Nel 2020, a Lucera, si concluse il procedimento sul cosiddetto “supermercato dell’usura”, con nuove condanne e risarcimenti alle famiglie coinvolte. Più di recente, nel 2025 , una condanna per usura ed estorsione ha confermato ancora una volta quanto sia fondamentale la nostra presenza accanto a chi decide di denunciare. Tutti esempi concreti del nostro impegno costante: esserci sempre, anche nei momenti più duri.